Da Ibla a Scicli, da Modica a Donnalucata: dove si gira Montalbano.
Una terra generosa, piena di cultura, di tradizioni e di storie. Anzi di storie. Scritte, orali e, oggi, televisive. Perché è proprio in quest’angolo orientale di Sicilia, nel territorio della provincia di Ragusa, che – a dispetto dell’origine agrigentina di Andrea Camilleri e dell’ambientazione che il geniale scrittore ha voluto dare alle avventure del suo notissimo Commissario Montalbano – “vivono” e si muovono i protagonisti della fortunatissima trasposizione cinematografica: dal presepe di Ragusa Ibla ai palazzi di Scicli (dove ha sede l’ufficio del Questore di Montelusa e il commissariato di Vigata. Sono entrambi ospitati presso il municipio di Scicli), fino a Sampieri e Donnalucata (dove il commissario passeggia sul lungomare, spesso in compagnia di qualche amica), alle chiese e al belvedere di Modica e al Castello di Donnafugata (dove l’attore Zingaretti, innamorato di questa terra, si è recentemente sposato).
Cittadine a misura d’uomo, concepite come giardini di pietra: un lungo percorso costellato da meravigliose decorazioni tardo-barocche (tutta la zona del ragusano fu ricostruita con questo stile, dopo il terremoto del 1693, in un gioco di scale, vicoli e piazzette su cui si affacciano imponenti chiese e maestosi palazzi nobiliari, custoditi dai proverbiali mascheroni, posti a sostegno di terrazzi panciuti) e dagli irresistibili sapori gastronomici.
Un itinerario su cui si è sviluppato, negli ultimi anni, il cosiddetto “turismo di Montalbano” e i viaggi alla scoperta del set naturale della fiction televisiva. Un vero e proprio boom, alimentatosi anche grazie al riconoscimento Unesco, che nel 2002 ha inserito ben otto Comuni del Val di Noto nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità.
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