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11 Aprile 2020Scicli – Chiesa di San Giovanni. Esplora a 360°
29 Aprile 2020Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola – parrocchia di San Guglielmo
Voluta fortemente dai Miccichè, magnati di Scicli, la chiesa dedicata a Sant’Ignazio di Loyola e il suo annesso convento nascono nel periodo seicentesco per ospitare i gesuiti. L’attuale edificio è frutto della ricostruzione post terremoto del 1693: la facciata ospita la data “1751”.
Divenuta Matrice nel 1874, in sostituzione dell’antico duomo della città “chiesa di S. Matteo“, assume anche il titolo di parrocchia di San Guglielmo e va ospitare le spoglie del beato Guglielmo, prima custodito in una cappella di San Matteo.
Oggi il convento non esiste più ed è sede di una scuola: negli anni ’60 il vecchio edificio viene sostituito da uno moderno, oggetto ancora oggi di molte polemiche.
Nell’aprile 2020 viene finanziato il rifacimento di una nuova facciata del suddetto edificio.
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L’edificio, al suo interno, è a pianta basilicale a tre navate. Negli ambienti interni predomina il color pastello; sulla volta campeggiano delle tele del ‘900 ad opera di Bartolomeo Militello.
La chiesa, da quando è divenuta Matrice, ha ospitato opere provenienti da più chiese (compresa la ex chiesa Madre di San Matteo): le opere all’interno vanno dal 1600 al 1950.
E’ qui che la città di Scicli ospita i suoi due co-patroni in due nicchie della navata di sinistra: le spoglie mortali di San Guglielmo, custodite in un’urna argentea, e la statua della Madonna delle Milizie, singolare Vergine guerriera, a cavallo e con la spada in mano. E’ considerata l’unica Madonna guerriera della Cristianità.
Ai lati del simulacro equestre possono essere ammirate due tele raffiguranti la battaglia delle Milizie; la più pregiata e quella dipinta da Francesco Pascucci nel 1780.
Tra le altre opere da menzionare ricordiamo una tela di Antonino Manoli del 1721 (navata dx) in cui viene raffigurato San Guglielmo in preghiera sopra la città di Scicli quest’ultima raffigurata com’ era prima del devastante terremoto del 1693.
Altre opere importanti si trovano sempre nella navata di destra con la presenza di tele provenienti dal convento dei Cappuccini, tele raffiguranti gesuiti. La chiesa ospita una grande tela raffigurante S.Matteo, opera proveniente dall’ altare principale della chiesa omonima, la vecchia chiesa madre della città.
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