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L’ Hypericum perforatum è una pianta officinale a fiori gialli che nel nostro territorio fiorisce tra maggio e giugno.
L’ Hypericum o Iperico è definito anche erba di S. Giovanni (per la sua fioritura nel periodo del giorno dedicato a San Giovanni) o “Scacciadiavoli” (perchè ha tantissime caratteristiche benefiche).
E’ un prezioso regalo della nostra terra: è un antico ed efficacissimo rimedio per ustioni, ferite, infiammazioni, ed ha proprietà antidepressive e antivirali.
Per quanto riguarda il territorio di Scicli, la pianta cresce ancora nelle cave di Santa Maria la Nova, di San Guglielmo, di San Bartolomeo e lungo il torrente Fiume Lato. La fioritura è legata all’ andamento climatico, di norma tra Maggio e Giugno.
La preparazione dell’olio di Iperico o precisamente oleolito di Iperico, chiamato dalla gente di Scicli “uogghiu pricò” avviene facendo un infuso macerato di fiori e parti aeree dell’ Iperico:
Olio extravergine e fiori d’Hypericum perforatum vanno riposti insieme in un contenitore che verrà esposto alla luce del sole per circa 30-40 giorni. Il livello dell’olio deve coprire totalmente i fiori.
Durante il periodo di macerazione, le bocce con all’interno il preparato devono essere agitate con delicata energia, anche un paio di volte al dì.
Come per miracolo della natura, trascorso questo tempo di infusione, i fiori gialli dell’Iperico a contatto con l’olio fanno virare il colore giallo-verde di quest’ultimo in un rosso cupo. Quindi la soluzione va filtrata e posta al riparo dalla luce.
L’olio così ottenuto ha tantissime proprietà e funzioni.
Contiene ipericina, biflavoni, iperforina e viene ancora usato sulla pelle per curare bruciature, eritemi solari, contusioni, scottature; è anche un ottimo antidolorifico, cicatrizzante e antiinfiammatorio.
Per finire è uno dei migliori rigeneranti cellulari e antirughe che esista in natura!!!
Molto sfruttato soprattutto dai nostri antenati…
…per noi sciclitani è semplicemente l’ Uogghiu Pricò!
(La creazione di questo articolo è stata possibile grazie all’esperienza e ai consigli delle sig.re Rosa Gallaro, Rosalba Nifosì e Enza Napoleone).
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