San Guglielmo co-patrono della città di Scicli
Scicli vanta ben due patroni della città e due rispettive feste patronali.
La Madonna delle Milizie e S. Guglielmo sono i due co-patroni della città di Scicli.
Guglielmo Buccheri, detto Guglielmo Cuffitedda, anche noto come Guglielmo da Noto, Guglielmo eremita o Guglielmo di Scicli nacque a Noto nel 1309. Fu scudiero del re di Sicilia Federico II che difese dall’attacco di un cinghiale durante una battuta di caccia, restandone ferito alla gamba destra.
Secondo la sua biografia, in seguito ad una visione di sant’Agata decise di diventare eremita nei pressi della sua città, Noto. In seguito all’apparizione della Madonna, si ritirò a Scicli presso la chiesetta di Santa Maria della Pietà, oggi chiesa di Santa Maria La Nova, dove visse la sua vita da eremita fino alla sua morte nell’aprile del 1404.
Inizialmente le spoglie di Guglielmo vennero ospitate in un sepolcro di pietra, posto su due colonne, nell’antica chiesa madre di Scicli: San Matteo. Le sue reliquie, a circa un secolo dalla sua morte, furono racchiuse in un busto di argento che a sua volta fu custodito in un’urna d’argento.
Oggi è l’odierna Chiesa Madre di Scicli, Sant’Ignazio e Parrocchia di San Guglielmo, a custodire le sacre reliquie di Guglielmo.
Beato Guglielmo
La beatificazione di fra Guglielmo è stata sostenuta dal papa Paolo III, e su sua delega il processo di beatificazione fu celebrato il 28 febbraio 1538 a Monreale!
Informazioni e aneddoti del “Cuffitella” si ritrovano in due antichi testi di don Mariano Perello del 1640, la “Vita del Beato Guglielmo Bucceri” e “L’Antichità di Scicli, anticamente chiamata Casmena”.
La comunità sciclitana è soprannominata “Scicli Mmemma” per via delle sua devozione al patrono, e per i tanti Gugliemo e Guglielma che la popolano.
La Festa
Dal 2014 la festa legata a San Guglielmo si tiene il secondo venerdì dopo la domenica di Pasqua anziché nel giorno della domenica in Albis indicata nel 1537 che cade nel periodo di Quaresima.
La scelta del venerdì è legata tra l’altro al pellegrinaggio all’eremo del Santo.
A ridosso della giornata di festa il programma prevede un Ottavario fino al venerdì in cui è prevista, nel pomeriggio, la processione esterna con il simulacro di San Guglielmo a partire dalla chiesa Madre, dove sono custodite le spoglie del Beato, sino alla “cavuzza” di San Guglielmo, dove l’eremita viveva.
Per la festa del Patrono il Comune ordina la chiusura dei pubblici uffici e delle scuole.