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4 Ottobre 2024Le formelle tradizionali della cotognata siciliana.
Le formelle di terracotta per la cotognata evocano il ricordo degli usi e dei costumi della società agricola siciliana e le credenze religiose popolari.
Alcune preparazioni siciliane sono indissolubilmente legate alla tradizione. Raccontano il passato e, ancora oggi, mantengono intatto il loro “gusto“. In molti casi, riescono anche a conservare la loro forma originaria. Certo, oggi non è sempre facile trovare gli strumenti adatti ma, in alcuni casi, girando per i quartieri storici e i mercatini (leggi mercatino delle pulci di Scicli), vi potete ancora imbattere negli stampini per la cotognata, quelli in terracotta.
Oggi gli stampini di questa specialità dolciaria non si conservano più nei cassetti delle cucine ed il loro utilizzo è perlopiù di tipo decorativo.
Simboli e simbologia
I significati degli Stampini per la Cotognata
Questi tipici manufatti siciliani vantano una storia molto antica.
Le produzioni di marmellata provenivano spesso dai monasteri e la vendita delle cotognate al pubblico era finalizzata anche al sostentamento economico delle congregazione religiose stesse.
Le formelle iniziano poi ad avere ampia diffusione alla fine del 1700. Ogni famiglia siciliana aveva il suo corredo di stoviglie di terracotta che poteva comprare in occasione delle fiere e delle sagre di paese.
Le formine sono molto affascinanti e presentano una netta identità siciliana.
I motivi impressi sono tantissimi. Le decorazioni riproducono immagini animali o vegetali in rilievo, raccontano dei mestieri siciliani (es: filatrice, contadino ecc.), ma indubbiamente tra i simboli più classici ci sono i simboli religiosi.
Tra le immagini sacre ricordiamo l’agnello pasquale, i Santi patroni e i Santi protettori.
La rosa rappresenta Maria Vergine che è chiamata “rosa senza spine” (riferimento alla sua natura immacolata, concepita senza peccato). Il cuore fiammeggiante rimanda a Sant’Agostino o alle prime iconografie di Sant’Antonio da Padova. Il pesce simboleggia Gesù Cristo e richiama il battesimo e primi battezzati (nell’antichità i primi battesimi avvenivano per totale abluzione ed in vasche grandi, anche per persone più adulte).
Il gallo rimanda a San Pietro e al pentimento.
La chiocciola è il simbolo di resurrezione mentre il delfino rimanda al grosso pesce che inghiottì Giona e alla sua vicenda biblica che è riconosciuta come una prefigurazione della morte e resurrezione di Cristo.
I tre pesci, che indicano la Trinità, o ancora la scritta ἰχθύς (Ichthys), pesce in greco, acronimo di Iesùs Christòs Theòu Uiòs Sotèr = Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore.
Anche la bilancia, per esempio, è un simbolo religioso legato alla virtù cardinale della Giustizia che nei monasteri significava equità per tutte le monache.
Il Gallo diventa simbolo della Resurrezione. Infatti, il gallo è l’animale che, nel Vangelo, canta tre volte annunciando la Resurrezione di Cristo.
In altre immagini ancora ritroviamo scene di vita vissuta: la donna che fila, il cacciatore, il contadino al lavoro; oppure legate alla natura come i fiori, rosoni, cuori, pesci, frutta di vario genere, o ancora strumenti musicali, stemmi gentilizi o di città, di ordini religiosi o di confraternite; oppure scritte augurali o rivolte alla persona amata: ‘Amore’, ‘Ti amo’, ‘Salute’, ‘Sincerità’, ‘Maria’, ‘Giuseppe’, etc.”
Cotognata, come fare la tradizionale marmellata di mele cotogne
…”Dopo una bollitura di un paio di minuti, la cotognata veniva versata nelle formelle di terracotta sino a raffreddarsi”…
Leggi la ricetta della cotognata.
Leggi anche: La marmellata a Scicli si fa con la formina del Gioia
Per questo approfondimento “Le formelle tradizionali della cotognata siciliana. Simboli e simbologia” ringraziamo: Maria Grazia Calabrese per le foto, Floriana Ruta per le informazioni.